Manifestazione Sainte Soline: appello di solidarietà del Movimento ecologista e contadino italiano

Nei giorni scorsi abbiamo firmato un appello di solidarietà in seguito ai fatti del 25 marzo scorso in Francia: clicca qui per leggere l’appello.

Lo abbiamo fatto perché abbiamo avuto il piacere di ascoltare e conoscere il gruppo ecologista francese Les Soulèvements de la Terre in occasione di una recente assemblea a Vicenza.

In quell’occasione, due compagnə hanno presentato le attività del gruppo, gli obiettivi della lotta – che riguarda molti dei temi cruciali della proposta e della critica agroecologica – e l’interessante approccio scelto dal movimento nel creare alleanze, orientato alla ricomposizione su obiettivi comuni attraverso la maturazione di pratiche condivise anche quando decisamente conflittuali.

Quella sera è stata presentata la grande mobilitazione in atto in Francia contro il progetto di realizzazione di numerosi bacini idrici a servizio dell’agroindustria. Mobilitazione in grado di coinvolgere più di cento gruppi e associazioni e migliaia di attivistə, espressione della società civile, del movimento ecologista e del movimento contadino, con l’importante adesione della Confédération Paysanne (organizzazione agricola francese aderente a La Via Campesina).

L’attenzione al tema dell’acqua e la contrarietà alle grandi opere altamente impattanti, dal carattere esclusivamente ingegneristico, hanno rappresentato per noi un ulteriore elemento di vicinanza, considerato quanto sta avvenendo ormai da diversi anni nel Veneto in fatto di piani per la “sicurezza idraulica” (vedi, a titolo di esempio, il caso delle Grave di Ciano a Crocetta del Montello).

In occasione dell’incontro a Vicenza, tappa di una più ampia trasferta italiana, è stata annunciata la Mobilitazione Internazionale per la difesa dell’acqua, prevista per il 25 e 26 marzo.

Con dolore abbiamo saputo negli scorsi giorni della violenta repressione che ha colpito il movimento, capace per l’occasione di mobilitare 30.000 persone in una grande azione di disobbedienza civile nei pressi del bacino di Sainte-Soline.

Insieme a numerose realtà ecologiste e contadine italiane abbiamo deciso di esprimere piena solidarietà al movimento Bassines Non Merci, “eau vive qui partout fremit”, la cui lotta non si interrompe.

NOU SOMMES L’EAU QUI SE DÉFEND!

NO BASSARAN!

 

 

25 marzo | Carpaneda chiama: tavoli partecipativi per il futuro di un Bene Comune rurale

Dopo il successo dell’iniziativa sulla sovranità alimentare di sabato 18 marzo, il percorso “Tra Campagna e Città” continua con l’iniziativa del 25 marzo 2023 presso il Centro Tecchio (Viale S. Lazzaro, 112 | Vicenza) con un laboratorio partecipativo incentrato sulla discussione di proposte concrete per la valorizzazione dei beni pubblici rurali di Carpaneda, ovvero la cascina, i terreni e il bosco.

La campagna per Cascina Carpaneda Bene Comune, attiva ormai da due anni, ha contribuito a far conoscere alla cittadinanza quest’area periurbana di particolare pregio e ad aprire il confronto con le istituzioni rispetto a percorsi di gestione collettiva dell’immobile e dei terreni alternativi alla vendita.

Si tratta ora di rilanciare la mobilitazione per ottenere il definitivo stralcio della Cascina dal Piano delle alienazioni del Comune di Vicenza, tornando al contempo a riflettere insieme sui futuri possibili di un luogo emblematico delle interazioni tra campagna e città nel contesto vicentino.

L’iniziativa si svolgerà con il supporto e la facilitazione di Alda Italia, diramazione dell’Associazione Europea per la Democrazia Locale.

Per partecipare all’evento è necessario iscriversi cliccando qui. La prenotazione è obbligatoria poiché ci aiuterà ad organizzare al meglio l’incontro. Inoltre, per consentire la gestione ottimale dei tavoli di lavoro, l’adesione è limitata ad un massimo di 30 persone. 

Il programma

Carpaneda chiama
Tavoli partecipativi per il futuro di un Bene Comune rurale
Sabato 25 Marzo | Ore 15:30 – Centro Tecchio, Viale San Lazzaro 112, Vicenza

Ore 15.30 Inizio dei lavori I^ sessione.
Introduzione dell’evento | Luisa Dal Prà – Alda Italia

Ore 15.40 Un anno dopo la presentazione del documento “Verso la Casa dell’Agroecologia”, stato dell’arte della campagna per Cascina Carpaneda Bene Comune | Davide Primucci – Comunità Vicentina per l’Agroecologia

Ore 16.00 Suddivisione dei gruppi e inizio tavoli di lavoro. Visione, Competenze necessarie, Comunicazione

Ore 16.20 Cambio tavolo di lavoro.

Ore 16.40 Fine tavoli di lavoro.
Restituzione e condivisione degli spunti emersi durante i tavoli di lavoro. Interventi del pubblico

Ore 17.00 Chiusura I^ sessione e coffee break.

Ore 17.15 Inizio dei lavori II^ sessione.
Suddivisione in potenziali gruppi operativi: cosa posso fare attivamente?

Ore 17.45 Chiusura II^ sessione.
Presentazione punti emersi nei gruppi operativi

Ore 18.00 Aperitivo conclusivo


A cura della Comunità Vicentina per l’Agroecologia e LIES.
Con la partecipazione di ALDA, Civiltà del Verde, Circolo Cosmos – Porto Burci, Di Sana Pianta, Ife Collective, Laboratorio Spazi Rurali e Boschi Urbani, Rete GAS Vicentina, Collettivo Rizosfera.
Con il contributo del bando del Comune di Vicenza: “Inverno nei Quartieri 2022/2023” per la concessione di contributi economici a sostegno delle associazioni locali senza scopo di lucro per progettualità di interesse collettivo.

Per la prima volta si parla di sovranità alimentare a Vicenza

Ieri siamo approdatə a Porto Burci con il tema della sovranità alimentare per fare chiarezza su questo importante concetto connesso ai diritti contadini ma non solo. Infatti, abbiamo parlato di pratiche concrete che già esistono sui nostri territori come le comunità che supportano l’agricoltura (CSA), i mercati contadini che operano con sistemi di garanzia partecipata, le case delle sementi e molte altre. Senza dimenticare che il movimento per la sovranità alimentare non ha nulla a che vedere col sovranismo e pratiche autarchiche ma anzi varca ogni frontiera ed è fortemente interconnesso a livello internazionale.

L’iniziativa è stata partecipata da oltre 60 persone che hanno ascoltato con attenzione gli interventi di ARI – Associazione Rurale Italiana, CampiAperti – Associazione per la Sovranità Alimentare, Consemi – Casa delle sementi Veneto, Az. Agr. Juvenilia, Az. agr. Terra Viva e Collettivo Rizosfera.

Il nostro prossimo appuntamento è il 25 marzo. Questa volta per partecipare è fortemente consigliata l’iscrizione, puoi farla cliccando qui.

 

18 marzo | La sovranità alimentare nei movimenti contadini: racconti di iniziative dal basso

Che cos’è la sovranità alimentare? Per fare chiarezza su questo importante concetto, originariamente connesso ai diritti contadini e alla tutela ambientale, ma oggi spesso rielaborato secondo una logica sovranista, sabato 18 marzo 2023, alle 15:30 si terrà a Porto Burci (contra’ dei Burci 27, Vicenza) un primo confronto aperto con diverse realtà contadine locali e nazionali che già da tempo esercitano pratiche di sovranità alimentare. Parteciperanno: Associazione Rurale Italiana, Campi Aperti (Bologna), Collettivo Rizosfera (Schio), Casa delle sementi del Veneto e Azienda Agricola Juvenilia (Schio). A seguire, dibattito aperto e aperitivo con prodotti contadini.
I soggetti promotori dell’iniziativa intendono innescare un percorso di ideazione e realizzazione di soluzioni innovative ed azioni collettive volte alla valorizzazione del territorio rurale periurbano di Vicenza e dei suoi beni pubblici nel solco delineato dalla sovranità alimentare.
L’iniziativa si svolge nell’ambito del percorso “Tra Campagna e Città” che si concluderà il 25 marzo 2023 con un laboratorio partecipativo incentrato sulla discussione di proposte concrete per la valorizzazione dei beni pubblici rurali di Carpaneda, ovvero la cascina, i terreni e il bosco.

Il programma

La Sovranità alimentare nei movimenti contadini
Racconti di iniziative del basso

Sabato 18/03, dalle ore 15:30 – Porto Burci (Vicenza)

Introduce e modera:
Chiara Spadaro – Ricercatrice e giornalista ambientale

Ospiti e interventi:

Cosa vuol dire “Sovranità alimentare”?
Pier Francesco Pandolfi de Rinaldis – ARI – coordinamento giovani de La Via Campesina

L’esperienza della Rete per la Sovranità Alimentare dell’Emilia-Romagna
Antonio Maron – Campi Aperti/Rete per la Sovranità Alimentare

Le C.S.A. come pratica di Sovranità alimentare
Isabella Paganin – C.S.A. Terra Viva/Collettivo Rizosfera

Case delle Sementi e selezione partecipativa in agricoltura
Valeria Grazian – Casa delle Sementi del Veneto/Rete Semi Rurali

Coltivare e collaborare: l’esperienza dell’Alto Vicentino
Gianni Pinton – Azienda agricola Juvenilia/A.Ve.Pro.Bi.

A cura della Comunità Vicentina per l’Agroecologia e LIES.
Con la partecipazione di ALDA, Civiltà del Verde, Circolo Cosmos – Porto Burci, Di Sana Pianta, Ife Collective, Laboratorio Spazi Rurali e Boschi Urbani, Rete GAS Vicentina, Collettivo Rizosfera.
Con il contributo del bando del Comune di Vicenza: “Inverno nei Quartieri 2022/2023” per la concessione di contributi economici a sostegno delle associazioni locali senza scopo di lucro per progettualità di interesse collettivo.

18 e 25 marzo | Sovranità alimentare e Cascina Carpaneda: due giornate di confronto con reti, movimenti e città

Con l’arrivo della primavera abbiamo organizzato due eventi dedicati alle molte relazioni tra campagna e città.

Il primo appuntamento riguarderà la “sovranità alimentare”, concetto chiave elaborato nell’ambito del movimento contadino internazionale quale sinonimo di autodeterminazione e salvaguardia dei sistemi di produzione contadina su scala locale. Ne parleremo attingendo a esperienze concrete in atto in diversi territori, con la speranza di contribuire alla loro disseminazione nel vicentino.

Il secondo evento consisterà in una nuova chiamata a raccolta per il futuro di Cascina Carpaneda, bene comune rurale nel territorio di Vicenza. Attraverso dei tavoli partecipativi, invitiamo tutta la cittadinanza a portare il proprio contributo in immaginazione e competenze per proseguire il percorso svolto fin qui, verso la costituzione di un Parco agricolo per la nostra città.

Al termine di entrambe le iniziative sarà possibile continuare la conversazione condividendo l’aperitivo contadino proposto da Rete GAS Vicentina.

Sabato 18/03, dalle ore 15:30 – Porto Burci (Vicenza)
La sovranità alimentare nei movimenti contadini
Racconti di iniziative del basso

Sabato 25/03, dalle ore 15:30 – Centro Tecchio (Vicenza)
Carpaneda chiama
Tavoli partecipativi per il futuro di un Bene Comune rurale

A cura della Comunità Vicentina per l’Agroecologia e LIES.

Con la partecipazione di ALDA, Civiltà del Verde, Circolo Cosmos – Porto Burci, Di Sana Pianta, Ife Collective, Laboratorio Spazi Rurali e Boschi Urbani, Rete GAS Vicentina, Collettivo Rizosfera.

Con il contributo del bando del Comune di Vicenza “Inverno nei Quartieri 2022/2023” per la concessione di contributi economici a sostegno delle associazioni locali senza scopo di lucro per progettualità di interesse collettivo.

Per ulteriori info potete contattarci qui.

San Martìn

Domenica 13/11 abbiamo festeggiato San Martìn, tradizionale “capodanno” agrario, seminando presso l’azienda agricola A Regola D’Orto (Monteviale) un parcellario didattico con le sementi contadine della Casa delle Sementi di Isola Vicentina.
Il parcellario accompagnerà le attività con le scuole del progetto VANGA, accogliendo una dozzina di specie e varietà di cereali secondo una disposizione che ne racconta il percorso di selezione.
Dopo la semina, pranzo condiviso, castagne e vin brulé con amiche e amici della campagna per Cascina Carpaneda Bene Comune.
Un grande grazie da parte nostra alla Casa delle Sementi di Isola Vicentina e all’azienda A Regola D’Orto.
Terra e Libertà!

Io guardo il cielo, il cielo che tu guardi

Fiori, ombre, topi, tremalumi, ibischi, cactus, campanelli: poesie tra umano e sovrumano
Incontri con poeti a Vicenza

“Io guardo il cielo, il cielo che tu guardi” (un verso di Patrizia Cavalli da “Vita meravigliosa”) è una rassegna nomade di letture poetiche a Vicenza, dal 10 novembre al 16 dicembre 2022.
Ospiti della rassegna saranno i poeti e le poete Luigi Bressan, Zelda Zanobini, Fabio Pusterla, Agustín Jiménez, Gian Mario Villalta e Antonella Anedda, che proporranno letture dai loro libri usciti quest’anno, intorno al tema degli ecosistemi in un mondo minacciato e instabile, ovvero del rapporto tra l’umano e il sovrumano (libera traduzione di “more-than-human”, l’intreccio multispecie in cui non siamo più i soli a dettare le regole del rapporto tra natura e cultura).
Il sottotitolo della rassegna – “Fiori, ombre, topi, tremalumi, ibischi, cactus, campanelli” – richiama proprio alcuni degli elementi che possiamo ritrovare tra le pagine dei libri proposti, che animano un microcosmo nel quale possiamo riconoscerci in quest’epoca di crisi e anche, come sempre, di bellezza.

Luigi Bressan apre la rassegna giovedì 10 novembre 2022, alle 20.30 in cooperativa Insieme (via Dalla Scola, 255) presentando “La viola di Strauss” (Ronzani, 2022; traduzione in inglese di G. Codifava, con una lettera all’autore di D. Cavaion) insieme a Stefano Strazzabosco.
Il libro (https://ronzanieditore.it/acquista/la-viola-di-strauss/) è un notevole erbario floreale in cui l’osservazione della natura trova accensioni liriche e brevi sviluppi narrativi che parlano di comunità e di continue, vitalissime rinascite, e l’incontro è organizzato in collaborazione con la rassegna “Di sana pianta”.
Tutti i dettagli e il programma completo della rassegna nella locandina allegata e sul blog: https://direpoesia.wordpress.com/.

Per il 22 ottobre convergenza contadina e agroecologica

La Comunità Vicentina per l’Agroecologia sostiene l’appello dei movimenti contadini e partecipa alla manifestazione del 22 ottobre a Bologna

Quando andiamo a fare la spesa nei supermercati incontriamo i prodotti della filiera agricola industriale. Una filiera che crea un sistema alimentare globale in mano a poteri finanziari sempre più accentrati, che consuma i suoli e le acque e inquina l’aria, che per nutrire il 30% della popolazione mondiale è responsabile dell’85-90% delle emissioni di gas serra complessivamente imputabili all’agricoltura.

Che è responsabile di un crollo drammatico di biodiversità, che crea sfruttamento di lavoratrici e lavoratori e annientamento delle popolazioni indigene. Che produce cibo alterato dalla catena industriale, non salutare o dannoso, che per una percentuale che va dal 30 al 50% viene sprecato nei vari passaggi della filiera.

Che produce profitti per le poche imprese transnazionali che controllano gli input quali sementi e pesticidi, la trasformazione industriale e la commercializzazione nella Grande Distribuzione Organizzata e nelle catene del Fast Food.

Questa agricoltura industriale produce evidenti danni ai territori, all’ambiente, alla salute delle persone. E spesso comporta anche un brutale sfruttamento di braccianti agricoli, migranti e comunità più deboli. Braccianti, contadini e altre persone che in nome del rispetto, dell’autodeterminazione, di condizioni di lavoro migliori si sono in questi anni opposti in maniera visibile allo sfruttamento e alle logiche di una politica emergenziale e paternalista.

Nonostante le ingiustizie sociali che questo sistema agroindustriale promuove, viene favorito dalle politiche pubbliche locali, nazionali e internazionali.

Riceve finanziamenti pubblici diretti, investimenti pubblici per le infrastrutture di cui necessita, viene favorito da leggi e regolamenti che trascurano sistematicamente le piccole aziende contadine e le reti di cui fanno parte.

Esistono poi agricolture fatte da persone che coltivano e vendono i propri prodotti ad altre persone nei mercati contadini o presso le proprie aziende, a gruppi di acquisto solidali o a cooperative di consumatori che gestiscono negozi e locali di prossimità. Esistono agricolture fatte da persone che coltivano orti urbani e terreni per i propri fabbisogni e per quelli della propria famiglia e comunità. Esistono persone che si riuniscono in cooperative per coltivare insieme e rispondere ai propri fabbisogni.

Esiste la piccola agricoltura contadina di basso o nessun impatto ambientale, orientata ai valori di benessere, ecologia, giustizia e solidarietà oltre che al giusto reddito per chi la pratica.

Sono agricolture che rispettano la terra, le acque e le risorse, perché fatte da persone che quelle terre le abitano, che salvaguardano la biodiversità animale, agricola e culturale perché fatte da milioni di persone in relazione tra loro e con i propri territori.

Sono agricolture che producono cibo sano, fresco, che non ha bisogno di viaggiare per migliaia di chilometri o di essere conservato attraverso metodi che ne alterano profondamente il valore nutritivo.

Sono agricolture che minimizzano gli sprechi, che non necessitano di inutili imballaggi destinati a incrementare le montagne di rifiuti che soffocano le terre e gli oceani.

Sono agricolture frutto di scelte di milioni di persone che si connettono in comunità fluide e diversificate.

Queste persone, contadine e contadini, coproduttrici e coproduttori, costituiscono le reti alimentari contadine, settore fondamentale e dinamico di quell’agricoltura contadina di piccola scala che, anche secondo la FAO, sfama il 70% della popolazione mondiale.

La crisi climatica sta mettendo a dura prova questa agricoltura contadina.

La siccità dei mesi scorsi ci ha fatto percepire le nostre produzioni e i nostri campi come sempre più fragili e in balia di eventi improvvisi e difficili da controllare.

A ciò si aggiunge un aumento dei prezzi del gasolio e dei fattori necessari all’attività agricola che erodono sempre più il reddito agricolo e ci espongono, come piccol* produttor*, al debito o ci costringono all’aumento dei prezzi dei nostri prodotti. Un aumento che è anche il risultato di politiche agricole che favoriscono le grandi aziende e costringono i piccoli produttori a scaricare sul prezzo alla vendita i costi di un’attività sempre più instabile, povera e precaria.

C’è dunque un problema di sostenibilità economica delle piccole attività agricole inserite in un’economia di mercato diretta da competitività, prezzi a ribasso e finanziarizzazione, ma c’è anche un problema di reddito dei conduttori e conduttrici delle piccole aziende schiacciati dal ricatto di tenere in piedi la propria attività di qualità e di prossimità o di chiuderla.

Essere un contadino e una contadina in Italia significa lavorare nell’abbandono istituzionale e politico a causa di una PAC costruita sulle grandi imprese agricole e con un difficile accesso al credito per gli investimenti, necessari per affrontare la crisi climatica in atto; significa coltivare prodotti di qualità ma non sempre riuscire a percepire un reddito dignitoso.

La produzione agricola di piccola scala è tutela e presa in cura del territorio, è conservazione di prodotti e culture locali, è relazione e vendita diretta; ma il riconoscimento del valore del nostro lavoro sembra sempre essere lontano da chi comanda questo Paese.

Il 22 ottobre le persone che fanno vivere, difendono, promuovono queste agricolture contadine saranno a Bologna – nelle strade insieme a chi difende la propria vita dallo sfruttamento: sfruttamento del lavoro e sfruttamento dell’ambiente.

Noi ci saremo anche per chiedere sostegno e riconoscimento del nostro lavoro, per un reddito dignitoso, per una politica agricola nazionale ed europea capace di rispondere alle nostre esigenze, difficoltà e problematiche, per un accesso alla terra di giovani che vogliono prendersi in cura i nostri territori svincolando dall’obbligo d’impresa la produzione del cibo agroecologico localmente distribuito, per un’agricoltura piccola, sostenibile e agroecologica, unica via di salvezza dalle crisi attuali.

Perché è ormai chiaro che non può esistere una vera e reale transizione ecologica se non partiamo dall’obbiettivo primario della produzione locale del cibo in maniera agroecologica.

Noi saremo in piazza il 22 ottobre per la convergenza di chi è consapevole che il cambiamento climatico, la distruzione dei territori e dell’agricoltura contadina, lo sfruttamento di lavoratrici e lavoratori, la mancanza di reddito e di prospettiva di vita sana e socialità sono tutte causate da un sistema economico-finanziario nel quale “i loro profitti valgono più delle nostre vite”.

Noi ci saremo perché serve un cambio radicale di politiche pubbliche, per difendere e promuovere l’agricoltura contadina, l’economia circolare e di comunità, una profonda trasformazione dell’uso delle risorse energetiche e del sistema produttivo – perché finalmente siano territori e comunità a decidere cosa, come e per chi produrre.

Noi ci saremo perché serve che la relazione tra città e campagna che crea reti territoriali auto-organizzate sia riconosciuta, incrementata e sostenuta dalle politiche pubbliche, e sia rafforzata dalla consapevolezza di chi consuma e di chi produce, al fine di garantire a tutt*, in maniera trasversale, il diritto al cibo salutare e sano, prodotto nel rispetto della terra, dell’umanità e dell’ambiente.

Intanto noi tutte e tutti pratichiamo una convergenza anche delle pratiche quotidiane, verso una reale autodeterminazione alimentare e dei territori come prospettiva in cui si usa il mutualismo conflittuale per difendere il lavoro e allo stesso tempo costruire e difendere processi e meccanismi di partecipazione a partire dalla centralità del cibo che non lasci nessuna e nessuno sola/o e sostenga reciprocamente le alternative sociali che ognuna/o di noi cerca di costruire.

Clicca qui per leggere le organizzazioni firmatarie dell’appello.

Il paesaggio chiama

Percorsi di lettura di paesaggio Carpaneda

DOMENICA 25 SETTEMBRE h 8.30-12.30

Ritrovo presso parcheggio Centro Orafo Vicenza, via Vecchia Ferriera

a cura di Comunità Vicentina per l’Agroecologia, Laboratorio Spazi Rurali e Boschi Urbani, Metta

 

Intervistare il paesaggio e lasciarlo parlare: elemento in cui siamo inseriti, portatore di colori, odori, linee e forme, suoni… aspetti con i quali si esprime e prova a dirci di cosa è composto e, forse, di cosa ha bisogno?!
A noi che lo abitiamo va l’impegno ad ascoltarlo e a sostenere le condizioni affinché sia riconosciuto e “coltivato”.
Con questo spirito proponiamo una passeggiata attraverso il quartiere, il bosco e la campagna di Carpaneda, al confine occidentale di Vicenza. Più anime e voci, tra abitanti della zona, agricoltori, apicoltori e artisti accompagneranno i partecipanti a leggere il paesaggio con pratiche differenti, attingendo ai sensi di cui disponiamo e ad alcuni strumenti che possano tener traccia di quanto osservato. E infine lasciando alla condivisione collettiva di immagini, pensieri e sensazioni la possibilità di un “nuovo paesaggio”.

A Carpaneda da un paio d’anni è in corso una campagna per la valorizzazione dei beni comuni, il bosco e la cascina, attraverso azioni collettive di ricerca, scrittura, dialogo e condivisione. Il laboratorio di lettura del paesaggio è parte di questo percorso.

 

IMPORTANTE: partecipazione gratuita con solo 15 posti disponibili
prenotazione obbligatoria a:
rassegna.dsp@gmail.com

In caso di pioggia il percorso sarà rinviato a data da definirsi.

Ai partecipanti è richiesto un block notes con matita o penna.
Si consiglia inoltre di venire con pantaloni lunghi e scarpe chiuse. Il percorso è a tratti sconnesso.

 

rassegna ideata da
Anna Altobello, Chiara Bortoli, Andrea Rosset, Fiorenzo Zancan

realizzata da Artemis
e Cooperativa sociale Insieme

per HAB terrenergie

con il sostegno di Fondazione Cariverona

in collaborazione con Metta e Voll

Immagine di copertina:
dettaglio fotografico di Pietro Bologna
dalla serie Ettaro

Ritorna “Pane e companatico”

Riceviamo e diffondiamo l’iniziativa organizzata da alcune realtà amiche della Comunità Vicentina per l’Agroecologia:

RITORNA “PANE E COMPANATICO”!
Domenica 18 settembre a Palazzo Mocenigo, Lupia di Sandrigo.

Con piacere vi invitiamo all’ormai tradizionale festa dell’Associazione GASSiamo – GAS Sandrigo, in programma domenica 18 settembre, dedicata ai cereali antichi e alle filiere agricole locali.

ore 9:30 – 12:30

LABORATORIO DI PASTICCERIA E PANIFICAZIONE

con lievito madre e farine di cereali antichi

a cura di Alessandra Nicastro e Denis Segalina

su iscrizione (20 euro), massimo 20 persone

Durante la mattinata saranno organizzati GIOCHI E ATTIVITÀ PER BAMBINE E BAMBINI. Su iscrizione.

ore 13:00

MANGIAR CONTADINO

pranzo a sostegno dell’associazione GASSiamo, con prodotti dei nostri fornitori

su iscrizione (15 euro)

 

ore 15:30 – 17:30

Tavola rotonda

CEREALI ANTICHI E NUOVE FILIERE DEL PANE

interventi iniziali di

Chiara Dal Bello (nutrizionista – GAS Asolo)

Giandomenico Cortiana (cerealicoltore – Casa delle Sementi del Veneto)

Mauro Ceccato (cerealicoltore – GAS Asolo)

Valeria Grazian (agronomo – Casa delle Sementi del Veneto)

Durante l’iniziativa sarà presente lo stand dell’azienda Birre della Terra, birrificio contadino la cui produzione è fondata sul recupero di antiche varietà di cereali.

Iscrizioni entro martedì 13/09 contattando Margherita (340 8471319) o Giovanni (333 5067905).

 

Vi aspettiamo!

GASSiamo – GAS Sandrigo